Ho letto oggi una serie di ottimi articoli sulle conseguenze dell’inquinamento, in particolare dovuto alle polveri sottili. Mugugnando al riguardo, relativamente ai combustibili ed alla possibilità di bruciarne di meno, ho colto con diversi interlocutori una importante confusione riguardo agli interventi migliorativi che possono essere adottati sul nostro costruito. L’ho presa di petto e ne ho fatto statistica, scoprendo che la disinformazione, anche a causa degli incentivi è sostanziosa. Mi pare di aver colto che il sentimento comune ha accolto la tesi che il miglio risultato possibile si ha sostituendo gli infissi, dopo di che si passa alla calderina a condensazione e se proprio si hanno tanti soldi al cappotto di facciata. In ogni caso è certo che senza spifferi viene la muffa!
Mi sono preso la briga di sviluppare un semplicissimo progetto di miglioramento di un piccolo appartamento su cui ho lavorato per altri motivi avendo il rilievo accurato, ed ho confrontato i risultati di tre interventi migliorativi, partendo sa un edificio degli anni 70 muro esterno con intercapedine, calderina a ventilazione naturale di 15 anni fa, e infissi a vetro singolo in legno. Non entro nei dettagli tecnici, ma ho lasciato tutte le altre possibili variabili come costanti.
Va detto che questa operazione è parte integrante di una comune certificazione energetica, che però nessuno, oltre al redattore legge, e a volte neanche il redattore stesso!
Bene, parliamo di un bilocale con bagno e corridoio di circa 55 mq, con due finestre ed una portafinestra, cioè circa 7 mq di infissi.
Al lordo dei contributi sostituire la calderina comporta una spesa di circa 3000 euro, compreso termostato e valvole termostatiche e questa operazione porta un risparmio, in condizioni standard di circa € 75,00 all’anno. Per recuperare l’investimento occorrono 40 anni! niente male, nel frattempo il clima interno è il medesimo!
Gli infissi a norma, per un costo di circa € 4000,00 generano oltre che un risparmio, anche un miglioramento delle condizioni abitative, per via principalmente degli spifferi che non ci saranno più! il risparmio annuale sarà di € 39,00, per un tempo di ritorno dell’investimento di un centinaio d’anni!
L’insufflaggio di fibra di cellulosa nell’intercapedine costerebbe invece circa € 1000,00 (dipende dal volume da riempire, costa circa € 15 per metro quadrato per uno spessore di 10 cm); il risparmio sarebbe di €300,00 all’anno, con un tempo di ritorno di poco più di tre anni. Ottimo il miglioramento degli aspetti ambientali per il riscaldamento delle superfici murarie interne, funziona anche d’estate e ha funzioni di isolamento acustico oltre ad essere traspirante.
Nessuno ne parla perché non fa capo a nessuna lobby, ed è fatta macinando i resi dei giornali invenduti finanziati dallo stato e che nessuno legge!
Per le finestre una buona guarnizione fa il 50% del lavoro, ricordiamoci di isolare i cassonetti e mettere i pannelli riflettenti dietro i radiatori!
Non vorrei archiviare semplicisticamente l’argomento, ma fatevi consigliare da un tecnico e a volte con pochi spiccioli potete trasformare le vostre case! Spesso è anche giusto sostituire impianti e infissi, ma una buona programmazione e la definizione delle priorità aiuta a non buttare via i soldi!