Siamo in periodo di vendemmia e di raccolta di olive, un’occasione per riunirsi con gli amici per condividere “fatica” e piatti tradizionali, qua da noi in genere è lo stoccafisso! può succedere però che la festa venga rovinata da un controllo di un organismo territoriale per il lavoro nero! In realtà è difficile capire chi é effettivamente è un amico e chi è stato assoldato per un paio di giornate lavorative in evasione di assicurazione e contributi! Anzi, per lo Stato non c’è differenza, se non c’è un rapporto contrattuale è lavoro nero! Un principio enunciato all’art. 299 del D.Lgs 81/08, tradotto in italiano, dice che chiunque eserciti poteri direttivi, di fatto è assimilato ad un datore di lavoro. Essendo un principio non può essere sanzionato, però si configurano tutta una serie di reati, di tipo penale sia in materia lavoristica che di sicurezza (a seconda delle casistiche: mancata formazione, mancata nomina del Medico competente, omesse visite mediche, mancata nomina RSPP, omessa redazione del Documento di Valutazione del Rischio, ecc. ecc.).
Grosso modo, e a seconda del numero delle persone trovate a collaborare e del tipo di lavoro svolto, questo si concretizza con una sanzione che parte dai 9000,00 euro! Quindi attenzione! Certo bisogna essere presi con le mani nel sacco, però basta un piccolo infortunio a far venire a galla il problema.
Ovviamente questo vale per qualsiasi lavoro si voglia affidare a persone non professionalmente idonee, ovvero prive di struttura aziendale e partita iva… giardinieri, potatori, imbianchini, badanti.
Come sempre consiglierei, prima di prendere iniziative sbagliate, di consultare un esperto: un patronato, un’associazione di categoria, o un consulente del lavoro.